Quando si cominciò ad usare Internet le velocità erano estremamente basse, un paio di kilobit al secondo era la velocità più comune per cui l’unica possibilità che veniva fornita dalla rete era di poter accedere a dei server che interrogati dai client a mezzo di poche parole, rispondevano alle richieste fornendo a loro volta delle risposte consistenti in poche frasi.

La rete era utilizzata sostanzialmente per fornire funzioni simili a quelle dei BBS (Bulletin Board System) con l’unica differenza che era possibile passare rapidamente ad interrogare diversi server semplicemente cambiando l’indirizzo a cui ci si collegava.

Nel 1990, dopo una breve sperimentazione, nacque il World Wide Web (la grande ragnatela) con il quale oltre  alla tecnica che consente di accedere a diversi server attraverso degli indirizzi chiamati URL (Uniform Resource Identifier) si cominciò a vedere che detti server una volta sollecitati non rispondevano più solo con una serie di caratteri, ma piuttosto con informazioni che ricevuti dal programma standard di interrogazione (i browser) potevano essere esposte sul video di chi aveva fatta la richiesta anche i  forma grafica.

Inizialmente le risposte erano “statiche” nel senso che per ogni domanda si otteneva sempre una stessa risposta; ma presto diventarono anche “dinamiche” nel senso che a seconda della situazione presente su un database del server, potevano essere diverse e più appropriate. 

Oggi tutti i server forniscono risposte dinamiche e in più forniscono immagini, video in movimento e audio anche di alta qualità.

Tutto ciò è stato possibile naturalmente per la disponibilità odierna di velocità ormai sempre dell’ordine di più Mbit al secondo.

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